Speciale Territorio: il Lago d’Orta.

Abbiamo iniziato il nuovo anno portandovi alla scoperta dei nostri luoghi preferiti, con il Botto Tour 2021. Oggi ritorniamo sui nostri passi e ci fermiamo al Lago d’Orta (o Cusio), dove Bruno ci aveva accolti. Vi racconteremo di più su questa località, meta romantica per molti e di relax per tutti, italiani e stranieri.

Per apprezzare bisogna conoscere, e noi vogliamo dedicarvi l’incanto del lago e le meraviglie che custodisce.

Innanzitutto, è bene individuare la zona: ci troviamo in Piemonte, a ovest del Lago Maggiore. Alla nostra destra dolci declivi collinari si innalzano fino a raggiungere i 1.491 metri slm del Monte Mottarone, mentre a sinistra le sponde appaiono più ripide. Sono infatti l’anticipazione delle montagne della Valstona e dell’amata Valsesia. Circondato da cotanto panorama, il lago si presenta come uno specchio d’acqua lungo circa 13 km e profondo 143 metri di massima, con una superficie totale di 18,2 km2. Annoverato come il più occidentale del Nord Italia, ha origini pre-alpine e deriva dall’erosione del ghiacciaio del Sempione. Come testimoniato da numerosi reperti, l’area fu abitata dall’uomo sin dall’Età del Ferro, per poi accogliere Liguri, Celti e infine i Romani. Seguirono i Longobardi dalla seconda metà del VI secolo fino a che, dopo diversi avvicendamenti, il territorio passò nelle mani dei Savoia. Un breve excursus storico per sottolineare le radici antiche e il multiculturalismo del luogo, le cui tracce artistico-architettoniche costituiscono l’eccezionale patrimonio disseminato lungo le sponde del lago.

I piccoli borghi che si affacciano sulle sue acque, infatti, custodiscono grandi tesori. A partire dal Complesso di San Filiberto a Pella, immerso nel prato e aggettante il Cusio. È composto da quattordici cappelle risalenti a fine ‘700, al cui centro si erge la chiesa omonima. Edificata quasi mille anni fa, è la più antica della riviera occidentale. Un posto unico, in cui l’anima è cullata dalla pace della natura.
Di fronte, si può ammirare l’incanto dell’Isola di San Giulio, da cui fruire di un panorama di tutt’altra prospettiva. Nonostante le sue piccole dimensioni, a spiccare sono il Monastero di clausura delle suore Benedettine e la Basilica di San Giulio, una piccola chiesa romanica con interessanti influenze barocche.
Secondo leggenda, Giulio giunse sulla Riviera assieme al fratello Giuliano, in fuga dalle persecuzioni contro i Cristiani. Abbandonata l’isola greca di Egina, dove erano nati, si misero in salvo e iniziarono a predicare la parola di Dio, su concessione dell’allora imperatore Teodosio. Tra vicende e miracoli, nel corso della loro vita riuscirono a costruire 99 chiese cristiane sui resti dei templi pagani, e a convertire buona parte della popolazione. Prossimi alla fine della loro vita, Giulio decise che la centesima struttura sarebbe sorta sull’isoletta in mezzo al lago. Infestata al tempo da draghi e serpenti, i paesani si rifiutarono di accompagnarlo in barca, così egli distese il proprio mantello sull’acqua e vi salì, remando con il proprio bastone da pellegrino sino a riva. Senza alcun timore, scacciò i mostri che vi abitavano e iniziò a erigere quella che ora è la Basilica a lui dedicata, simbolo di tenacia e di fede cristiana.

L’isola è facilmente raggiungibile con motoscafi pubblici che partono da Piazza Motta, una delle meraviglie indiscusse di Orta San Giulio e dell’intera zona. Anche soprannominata “il salotto del Lago d’Orta”, è costituita sui tre lati da una graziosa sequenza di palazzotti e porticati, davanti a cui una striscia di ippocastani fa da sipario al panorama. Qui, immancabile è una piccola sosta a pranzo o per aperitivo, scegliendo tra i diversi locali e ristoranti della piazza.
Rimanendo nei dintorni di uno dei “Borghi più belli d’Italia”, altra meraviglia da visitare è certamente il Sacro Monte di Orta, a cui si giunge direttamente dal centro del paese. Il complesso sorge su un promontorio boscoso che si protende sul lago. Realizzato a partire dalla fine XVI secolo su ispirazione del Sacro Monte di Varallo, crea un itinerario devozionale dedicato a San Francesco, attraverso splendidi affreschi e 376 statue in cotto. Le venti cappelle raccontano gli episodi cruciali della vita del santo, conducendo fino alla sommità, dove si trova la Chiesa di S. Nicolao. Grande esempio di arte religiosa italiana, il Sacro Monte di Orta è stato dichiarato dallUNESCO Patrimonio Mondiale dellUmanità.
Aprendo una breve parentesi, poco distante dal cuore di Orta San Giulio si trova anche la meravigliosa Villa Crespi, dimora storica in stile moresco divenuta Relais & Château. Nei suoi spazi ospita il ristorante stellato di Chef Antonino Cannavacciuolo.

Proseguendo in ambito artistico ma volgendo lo sguardo verso il contemporaneo, da non perdere sono anche la frazione di Legro, parte del comune di Orta San Giulio, e Pogno, “la città dei muri”. Come musei a cielo aperto, le facciate dei loro abitati sono state trasformate in enormi tele bianche che accolgono i murales di rinomati artisti. Ispirati ai numerosi film girati nella zona, ai racconti del grande Gianni Rodari o alle leggende del lago, offrono una divertente prospettiva del luogo, da scoprire a naso all’insù.

Passando al patrimonio paesaggistico, unicità naturalistica che merita di essere citata è la Nigoglia. Emissario del lago, attraversa il borgo di Omegna per poi scorrere verso nord, come a voler ritornare verso le Alpi anziché verso il mare. Un fenomeno straordinario che accresce il valore del paese, già consolidato dalle figure dell’imprenditore Renato Bialetti e dello scrittore Gianni Rodari che qui ebbero i natali.
Più in generale, il Lago d’Orta è scrigno di una natura meravigliosa e morbida, che offre attività di ogni tipo: da piacevoli passeggiate in piano, a itinerari trekking che si inerpicano sulle colline e montagne circostanti; da tracciati di mountain bike fino a percorsi a cavallo. Parallelamente alla terraferma, anche l’acqua riveste un ruolo cruciale nel panorama sportivo locale, con corsi di vela e windsurf ed escursioni in canoa e kayak. Per gli amanti della velocità, è anche possibile sfrecciare con il wakeboard e lo sci nautico, mentre i curiosi possono osservare le loro scie dalla riva delle numerose spiagge attrezzate o libere.

Il Lago d’Orta è facilmente raggiungibile in auto, dalla A26 in direzione Genova Voltri/Gravellona Toce, con uscita Gravellona-Toce o Borgomanero, oppure dalla A8/A26 in direzione Milano Laghi/Gravellona Toce con uscita ad Arona (direzione Borgomanero). Se si giunge in treno, si può percorrere la tratta Domodossola – Borgomanero – Novara e scendere a Orta/Miasino.

Vivere l’atmosfera di questo meraviglioso lago è un’emozione unica, che sa incantare e intrattenere in qualsiasi stagione. Per offrire questa possibilità a tutti voi, sono numerosissime le case in vendita che abbiamo in zona. Che sia la seconda casa da utilizzare nel weekend o la prima per ritrovare finalmente la quiete nella quotidianità, il nostro ventaglio di annunci immobiliare saprà sicuramente soddisfarvi. Date un’occhiata alle nostre proposte e contattateci per maggiori informazioni.